Arguments
raccontato da Michela Tartaglino Mazzucchelli
Camille Laemlé
Serge Lalou
fotografia
Olivier Zabat
sceneggiatura
Olivier Zabat
Emmanuelle Manck
montaggio
Emmanuelle Manck
Pensate se, anzi forse in questo film pensare di pensare può essere molto pericoloso, nella vostra mente, nella vostra testa, ci fossero pensieri ossessivi, voci terrificanti che vi accusino spesso o continuamente.
Questo film, Arguments, di Olivier Zabat, tratta con delicatezza e senza alcun giudizio il tema poco conosciuto o meglio tenuto ai margini delle psicosi. Psicosi ossessive che fanno sentire voci Cattive, si con la C maiuscola. Sono devastanti. Basterebbe che qui tra queste righe ripetessi le voci continue, insinuanti, accusative, impositive, denigranti, negative, che i protagonisti del film sentono continuamente e con cui convivono da anni. E’ e sarebbe come un rap puntiglioso, che da dietro le spalle ci ossessiona. Credo che siano continue punizioni e disistime che queste persone pongono a se stessi.
Questa è la mia piccola e modesta opinione. Come pensare altrimenti che queste persone ripetano o sentano ripetere in maniera assordante epiteti sgradevoli su se stessi, che gli si chieda di fare cose terribili contro se stessi soprattutto o contro altri. Mostri da temere stanno dietro le spalle e parlano, parlano insistentemente e ripetitivamente. Si avrei voluto ripetere e riscrivere qui i loro dialoghi, per dare un ritmo persecutorio al testo, per farvi provare ciò che provano. Mettete su più film in contemporanea e chiudete gli occhi, alzate il volume ed ecco l’effetto è quasi la loro realtà.