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Easy-Un viaggio facile facile

Isi non pensa ai problemi che incontrerà per la lingua, non pensa a nulla se non alla possibilità di ritornare a guidare e una leggera scossa, ormai sensazione quasi dimenticata, lo spinge a intraprendere un viaggio surreale attraverso un paese sconosciuto e così lontano da sé armato solo del suo candore, di quello sguardo carico di stupore e privo di giudizio che gli permetterà di scoprire che la sua fragilità non è una debolezza da nascondere ma ciò che lo rende unico.

Come ci racconta con grande generosità il regista, "questo viaggio narra la necessità di seppellire il proprio passato e riabbracciare la propria vita, affrontando quel che accade con un atteggiamento di necessità, Isi ha bisogno che qualcuno lo aiuti e ciò avviene senza una richiesta ma in maniera naturale e istintiva grazie a questa sua capacità di affidarsi fiducioso alle situazioni e agli incontri."

A causa di problemi legati alla situazione politica e sociale in Ucraina (la rivoluzione di Maidan) il film ha subito ovviamente dei ritardi produttivi soprattutto nella prima fase; Andrea ci racconta: "questo stop forzato causato dal blocco dei finanziamenti ucraini congelati, mi ha permesso di vivere una situazione che altrimenti non avrei mai potuto vivere. In questo periodo di sospensione io e Nicola non ci siamo fermati, abbiamo lavorato molto insieme per "conoscere" Isidoro. Ho anche deciso di far arrivare Nicola un mese prima delle partenza delle riprese in Ucraina per lavorare con lui su ogni piccolo aspetto in relazione alle situazioni legate al territorio e ai suoi abitanti."