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Solo per oggi

anonymous
raccontato da Michela Tartaglino Mazzucchelli
 
Solo per oggi
di Francesca Sangalli
 
con:
Alice Francesca Redini
Francesca Gemma

regia
Riccardo Mallus
 
scenografia
Lorena Curti
 
video
Andrea Fantasia
 
disegni e vignette
Alice Azario
 

Le dipendenze sono il male del nostro millennio, iniziate in quello precedente. Sono le nostre dipendenze quotidiane che ci allontanano dalla realtà e da una quotidianità sana e produttiva. Sono svariate, da sesso, da gioco, da accumulo di cose, da droga, alcool, da comportamenti compulsivi e ripetitivi.

 

Proprio sulle dipendenze si basa la bella pièce teatrale Solo per oggi scritta da Francesca Sangalli e interpretata da Francesca Gemma e Alice Redini. L’ironia con cui Francesca e Alice, sulla scena Serena e Viola, interpretano diverse dipendenze mi fa riflettere su quanto solo con l’ironia si possa sopportare il dolore dei personaggi. Viola, dipendente dal sesso, si scusa in continuazione, non vuole disturbare, si vergogna di se stessa di ciò che si vede essere. La vergogna di ammettere la propria dipendenza è fortissima, anche nel gruppo di aiuto. Mentre Serena, dipendente dal gioco e lì non per sua volontà ma come riabilitazione dopo il carcere, è sfrontata, non teme di parlare del suo passato, non se ne vergogna.

 

 

Entrambe sono accomunate dalla Solitudine, con la S maiuscola, è la solitudine che le porta alle loro dipendenze, è la solitudine che non vogliono ammettere, che le fa “sbagliare”, è la solitudine che le attanaglia, ma è il coraggio che fa passare le prime 24 ore senza dipendenze e insieme, non sole.

 

 

Ma chi non è solo in questa società, si è soli la mattina, il pomeriggio, la sera e soprattutto la notte, soli anche se circondati da tante persone, è con noi stessi che si fanno i conti: come siamo, cosa facciamo o non facciamo, come agiamo.