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"Knowledge is power."  Francis Bacondivisorio"Always forgive your enemies - nothing annoys them so much."  Oscar Wildedivisorio"Life is a tragedy when seen in close-up, but a comedy in long-shot." Charlie Chaplindivisorio"If you want a happy ending, that depends, of course, on where you stop your story." Orson Wellesdivisorio"Life is divided into the horrible and the miserable."  Woody Allendivisorio"Cela vieillit, tu sais, d'être une jolie fille sans un sou." Jean Anouilh divisorio"Hell is empty and all the devils are here."  William Shakespearedivisorio"Acting is a nice childish profession - pretending you're someone else and, at the same time, selling yourself."  Katharine Hepburndivisorio"If you don't know where you are going, any road will get you there." Lewis Carrolldivisorio"I'll always be there because I'm a skilled professional actor. Whether or not I've any talent is beside the point." Michael Cainedivisorio"The nicest thing for me is sleep, then at least I can dream." Marilyn Monroedivisorio"La meilleure crème de beauté, c'est la bonne conscience." Arlettydivisorio

Atti osceni

cacciari
 
luci
Nando Frigerio

suono
Giuseppe Marzoli
 
assistente alla regia
Giovanna Guida

assistente ai costumi
Saverio Assumma

produzione
Teatro dell'Elfo
 
 
 

 
Travolta da questo sistema è quindi destinata a soccombere la reputazione di Oscar Wilde, nonostante la sua splendente fama di poeta, scrittore e commediografo.

E infatti, quando nel processo la difesa del l’imputato Marchese di Queensberry, sta per introdurre le testimonianze che comproveranno i comportamenti scandalosi di Wilde, per dimostrare la verità della propria insinuazione, è egli stesso a rinunciare alla causa, consapevole che la verità del fatto attribuitogli sarebbe emersa e che l’accusa di diffamazione sarebbe caduta. Ma a nulla vale avere abbandonato la contesa: delle testimonianze si servirà infatti il potere, incarnato dalla Regina Vittoria, per processare, condannare e quindi rovinare Oscar Wilde come uomo e come artista.

A tale orribile prospettiva tenta di contrapporsi la commovente, sincera e perciò impossibile difesa che Wilde/Franzoni, divenuto imputato, fa apertamente di se stesso, dichiarandosi innocente di qualsiasi male, rivendicando al cospetto dei propri giudici e degli spettatori la nobile essenza della propria vita, delle proprie opere e di tutte le arti, che egli rappresenta, e che non possono essere contaminate dalle accuse rivoltegli.

“Le arti”, dice vibrando, “sono le uniche influenze civilizzatrici del mondo, e senza di esse gli esseri umani sono dei barbari”. Già da fanciulli vanno quindi educati alla bellezza, perché –idea tanto magnifica quanto irrealizzabile–un’educazione estetica rende più umane le persone.